2 vini del Friuli bevuti di recente
Quando bevo un vino friulano mi ricordo che bevo sempre troppo poco di questa regione! Gli ultimi vini degustati (quelli di cui vi parlo oggi e alcuni assaggi recenti come il Merlot di Villa Russiz e il Poncaia di Subida di Monte), sono la conferma che questa terra regala ottime sfumature nel calice, di quelle che ti fan fermare e che richiamano un po’ di lentezza.
Il Refosco di Castello di Buttrio è un Refosco vendemmia 2016, che si avvantaggia per aver passato un discreto periodo in bottiglia e al tempo stesso rimane fresco e dotato di vivacità. Mi piace anche il nome dell’azienda, “Castello di Buttrio”, mi sa di quelle scampagnate della domenica, o di ritrovi in famiglia come è successo di fatto quando è stata aperta questa bottiglia. Insomma mi sa di garanzia non so come dire. Non voglio dire che “sta bene con tutto”, ma ha quel tocco di versatilità che lo rende piacevole abbinato ai sapori caserecci. E’ gustoso, intenso, di buona persistenza. Beneficia del tempo trascorso in bottiglia dotandosi di qualche tocco terziario molto gradito, pur rimanendo sostanzialmente un vino agile. Lo conferma anche il modesto grado alcolico, 12.5%, che offre ulteriore leggerezza alla beva. Il vino non effettua passaggi in legno, ma solo in acciaio. Mi piace, penso che il Refosco sia di quei vitigni che non necessitano per forza del legno per essere valorizzati.
Voltando pagina c’è lo Schioppettino di Bressan: quando ho pubblicato la storia con questa foto mi sono arrivati diversi apprezzamenti per dire “che buono quel vino”. E io condivido! Ricordo che è lo stesso produttore del Rosantico, un vino da “pazzi” tanto quanto affidabile e preciso, che ti fa ricredere su tante cose. Lo stesso che se ne esce poi con questo Schioppettino dotato di raffinatezza e prestigio. L’rtigianalità e l’anticonformismo di Bressan non mancano di offrire vini di spessore, che richiamano l’attenzione. Ma non tanto attenzione in quanto “fama” (per quanto sia un produttore conosciuto e stimato), quanto il riportarci su dei vini che sanno vivere e farsi apprezzare per le loro qualità opportunamente valorizzate.
Hanno una cosa in comune questi due vini. Refosco e Schioppettino sono entrambi due vini un po’ “dimenticati”, quasi di nicchia, lo Schioppettino forse ancora di più. Ma quando li si riscopre, difficilmente deludono, perché hanno tutte le carte in regola per entusiasmare nel calice anche i palati più esigenti. D’altra parte anche se possiamo ragionevolmente considerare il Friuli una regione per lo più bianchista, è la stessa che sa offrire anche rossi nobili e raffinati.
E allora sapete che vi dico? Mi va di Friuli! E a voi?
Alla prossima!