Nuove letture
Torna la rubrica Abbinamenti libro-vino con una nuova lettura e vino da raccontare! Nel mio ultimo articolo dedicato a questa rubrica vi parlavo di Le dodici domande, un libro che mi era davvero piaciuto molto. Da allora non ho smesso di leggere ma soltanto di recente sono stato ispirato per un nuovo abbinamento!
Oggi tocca a un libro inedito, ovvero: La Società Segreta dei Salvaparole. Alla ricerca di un regalo per un’amica appassionata di letteratura per ragazzi, dopo un po’ di ricerche rimango subito attratto dal titolo e dalla variopinta copertina del volume. Mi bastano poche pagine sfogliate per dire “ok mi ispira!”.
Enrico Galiano, stimato docente e scrittore, è autore per la prima volta di un libro per ragazzi. Lo si divora abbastanza velocemente, ma al tempo stesso è un libro che è bello leggere soffermandosi sulla bella morale che vuole trasmettere.
Chi sono i “Salvaparole”, e perché gli adulti sembrano sempre più strani, malinconici e sperduti? E se una sorta di mostro si fosse impossessato della loro capacità di essere felici? E se, soprattutto, cominciassero a sparire le parole più belle che esistano, che mondo ci aspetterebbe?
Attraverso la mente e le avventure del protagonista Samu e della sua improvvisata banda capeggiata da una “squilibrata” vecchia insegnante nota col nome di Nonnasquì, riscopriamo l’importanza del valore delle parole e della loro bellezza.
Perché mi è piaciuto
Il libro ha una scrittura scorrevole e fluida, a tratti ironica, eppure capace di farti cogliere il profondo significato che vuole lasciare a fine lettura. Per quanto luogo comune possa sembrare sottolineare quanto sia importante soffermarsi sul valore e peso delle parole, e sull’importanza di certi valori, trovo che sia bello destinare questa storia a dei ragazzi in crescita, ricordandoci quanto siamo “spugne” in quell’età dove assorbiamo tutto molto velocemente. Enrico Galiano ci offre quel tipo di libro che attraverso una storia di fantasia sa essere molto attuale e concreto, dando la possibilità a chiunque di immedesimarsi.
Sì, togliere bellezza dal mondo. E’ per questo che lo stanno facendo. Ogni parola che sparisce è come se sparisse il Colosseo, o la Primavera di Botticelli, o i Girasoli di Van Gogh! Immaginate di svegliarvi senza quelle opere d’arte: il mondo non sarebbe all’improvviso un po’ più brutto?!
Per quanto scontate diamo certe cose o situazioni, quanto bello non è ricordarsi di quelle che, anche se silenziosamente, colorano il nostro mondo?
Il vino
Scegliere l’abbinamento per questo libro è stato abbastanza immediato. Il Recantina di cantina Giusti di Nervesa era infatti il vino perfetto! Sia perché si tratta proprio di un Recantina, un vitigno autoctono sopravvissuto all’epoca della filossera grazie a un paziente lavoro di tutela e reinserimento, sia perché l’etichetta si chiama Augusto, che ricorda il nome vero di Nonnasquì e suo fratello, ovvero Augusto e Augusta.
Già sul finire del ‘600 si parlava di Recantina come varietà di qualità coltivata tra Asolo e Castelfranco, ma a partire dal 1900 sembra scomparire. Solo in epoca recente, nel 2007, la si vede finalmente iscritta al Registro Nazionale della Varietà di Vite, dopo essere stata inserita nel Progetto di Recupero e di Valorizzazione del Germoplasma Viticolo ad opera del Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano e Veneto Agricoltura.
Sono particolarmente appassionato dei vini prodotti nella zona di Asolo/Montello, perché lo ritengo un territorio davvero ricco, che sebbene non goda della popolarità di altre zone, è sicuramente un bel fiore all’occhiello della nostra produzione regionale. Zona fertile per il Prosecco DOCG, è anche terra destinata a dare vini rossi di ottima struttura e longevità, prevalentemente ottenuti da taglio bordolese. Il Recantina si ritaglia qui un piccolo posto di merito, regalando vini di altrettanta buona struttura e personalità.
Augusto è il vino dedicato al padre del fondatore, Ermenegildo Giusti, imprenditore e leader, che ha ereditato proprio dalla famiglia la passione e la cultura per il vino. Tra i produttori che hanno dato risalto e valorizzato il Recantina c’è proprio la cantina Giusti. Dai terreni argillosi e ricchi di ferro tipici della zona del Montello, nasce il loro Recantina Augusto, un vino dagli intensi sentori di frutti rossi, prugna e sottobosco, fiori secchi, radice, dal gusto asciutto e robusto ma quasi vellutato. Accompagna idealmente sapori decisi come la selvaggina, sughi di carne e paste ripiene. Per me è un ottimo vino da autunno! Ma visto che siamo in estate direi che alla prima grigliata se vi fate scappare qualche ottimo arrosticino di pecora avete fatto centro.
Tramandare
C’è qualcosa di infinitamente bello e profondo nel tramandare qualcosa, che si tratti di un valore o una tradizione, nel tempo. Riscoprire, non perdere, ciò che può non essere dimenticato e che può semmai essere risaltato. Unire questo libro e questo vino mi ha fatto riflettere su questo. Da lettore penso che un buon libro abbia l’enorme potere di aprire la mente, e proprio per questo si tratta di una palestra che è bello praticare con costanza. Esattamente come quando cerchiamo un vino giusto, che fa per noi, possiamo altresì trovare quella lettura che ci calza a pennello. O che calza a pennello in un determinato momento di vita! Da appassionato di vino invece, non finisco mai di arricchirmi, soprattutto quando ho occasione di scoprire piccoli segreti, vini che sembravano dimenticati e che sono super buoni, e quando in particolare è il mio territorio a darmi tutto questo.
Quando scrivo ogni Abbinamento libro-vino sono contento di tramandare anche io qualcosa attraverso la scrittura, che mi piace molto. Proprio perché, come ricorda Galiano, è bello svegliarsi in un mondo che ci ha regalato la bellezza del Colosseo e di tante altre opere d’arte, ed è bello tramandare quest’arte in più modi possibili.
E dopo questa finestra dal sapore filosofico, vi saluto! Alla prossima 🙂
Giuro di difendere le parole ad ogni costo. Giuro di difenderne soprattutto tre: amicizia, onore, coraggio. Giuro di aiutare gli amici E LE AMICHE in difficoltà. Giuro di non tradire mai un compagno O UNA COMPAGNA. Giuro di non tradire mai me stesso O ME STESSA. Giuro di essere sempre lo specchio delle mie parole. Giuro di credere sempre che il mondo possa essere un posto migliore.