Nuovi assaggi
Comincia bene la settimana con una degustazione organizzata da Proposta vini presso l’H-Farm di Roncade. Nella suggestiva location, campus e polo innovativo europeo, circa 80 produttori distribuiti da Proposta vini hanno proposto i loro vini. Si è trattato di un pomeriggio dove non sono mancate piacevoli conferme e qualche nuova interessante scoperta, che vi segnalo brevemente in questo articolo!
Una rete solida quella di Proposta vini, che vanta più di 2800 etichette. Un valido distributore che seleziona scrupolosamente soprattutto piccole e medie aziende che si raccontano attraverso i loro territori e vini prodotti. E allora eccovi i vini ed aziende che più mi hanno colpito durante la degustazione!
Le mie preferenze
Sentitamente vulcanici, con Ilario Vignato
La mia degustazione comincia con i vini dell’azienda Vignato, condotta dall’energico Ilario con cui si spendono sempre volentieri due chiacchiere. Ilario ci porta con i suoi vini a scoprire la Garganega e il territorio di Gambellara, a cominciare proprio dal Gambellara DOC Classico. Una sferzata di sentori vulcanici e minerali, intensi e freschi, palato fresco e sapido, intrigante. Il successivo assaggio, il Caliverna, una Garganega da vendemmia tardiva, più tendente al fruttato, con squisite sfumature di frutta esotica e candita, palato fresco e pulito.
Per gli amanti dei vini dolci invece, imperdibili il Recioto metodo classico, delicatamente fine, e l’immortale Vin Santo, una chicca imperdibile. Tripudio di fico secco, albicocca disidratata, sorso avvolgente e lungo.
Sempre una bella certezza!
Il Notturno di Cascina Gilli
Da Castelnuovo Don Bosco, la bella realtà di Cascina Gilli, di cui ho apprezzato soprattutto il Nebbiolo Notturno. Una bella espressione di Monferrato, nei cui versanti collinari più alti si trova il vigneto dedicato a Notturno. Si propone come vino giovane, ma reso intrigante da un piccolo ma adeguato passaggio in carati di rovere, che gli donano un po’ di complessità ed eleganza.
Anche Arvelè, il Freisa d’Asti Superiore, merita menzione, pur essendo io più affezionato al Nebbiolo. Si offre come vino di buona profondità, morbidezza, e sentori più fruttati.
Soave Le Battistelle
L’azienda Le Battistelle rappresentava per me già una garanzia, ma ho riassaggiato comunque volentieri i prodotti. In particolare la chicca del loro Soave 2013, che denota anche un buon potenziale evolutivo di questo bellissimo vino.
Riesling Marchesi di Montalto
Un salto in Oltrepò Pavese con le proposte di Marchesi di Montalto, di cui ho particolarmente gradito il Riesling. Ottenuto da clone renano, mi conquista immediatamente per l’intensità olfattiva. Grande mineralità, note sulfuree, zolfo, tutto molto fine e preciso. Solo il palato mi risulta leggermente abboccato e meno gradito (personalmente) da quel punto di vista, ma per il resto mi ha davvero preso!
Ho scritto t’amo…
Un’etichetta che mi ha colpito subito per l’essenzialità e per il rimando a una nota canzone! Ho scritto t’amo sulla sabbia è in realtà una Corvina in purezza proposta da Le Vigne di San Pietro in questa versione sbarazzina e vivace. Un metodo ancestrale ampiamente fruttato, dove emergono soprattutto note di lampone e mirtillo. Ricco di vibrante acidità e sapidità, decisamente estivo, ma adatto soprattutto in aperitivo e con fritturine golose.
Radice di Paltrinieri
Un’altra proposta interessante fra i rifermentati è il Radice di Paltrinieri, un Lambrusco di Sorbara vivace ed accattivante. Un bell’equilibrio di sapore e profumi, che invitano immediatamente alla beva. Decisamente fresco, succoso, un bel vino gastronomico che non puoi non immaginare abbinato! E in effetti, giunto poi alla sezione food, circondato da ottimi salumi, non ho potuto che tornare indietro a prenderne un calice da abbinare! Da provare comunque in più situazioni, a me ha ispirato anche una bella pizza-salamino o salsiccia, o qualche abbinamento stagionale con i funghi.
In generale un’azienda che bene interpreta e investe sulle sfumature di un vitigno ancora troppo poco valorizzato e compreso!
Bianco di Marilina, un sorso di ricordi
Nel 2019 ho compiuto il mio primo viaggio in Sicilia e fra le uniche due aziende che ho visitato allora c’era anche Cantina Marilina. Riassaggiarne i prodotti ma in particolare il Bianco di Marilina, riserva di Grecanico, mi ha riportato la mente ai ricordi. Un viaggio meraviglioso fatto ci colori e sapori bellissimi, ma anche sensazioni sulla pelle.
Un calice che sa di quei sentori di fine estate, di mare, di viaggi spensierati. Il colore è un giallo paglierino intenso, tendente al dorato, bellissimo. I profumi spaziano dalla frutta quasi candita, un po’ esotica, note di roiboos, ginestra e fiori gialli. Il sorso intenso, fine e persistente. Se vi ho messo un po’ di curiosità, eccovi il link dove vi parlo meglio di questa bella realtà!
A fine degustazione posso dirmi soddisfatto di aver ritrovato qualche garanzia in prodotti già conosciuti e consolidati, ma soprattutto di qualche nuova scoperta. Ringrazio Proposta vini per l’interessante percorso di degustazione.
Quale di queste aziende conoscete anche voi?
Alla prossima!