Conosciamo il vitigno Foglia Tonda
Eccoci arrivati all’ultima delle puntate dedicate a 3 varietà autoctone toscane! Un lavoro che non avrei potuto fare senza l’aiuto dell’azienda Mannucci Droandi, che mi fa fornito il materiale necessario per parlarvene. Precedentemente abbiamo conosciuto i vitigni Barsaglina e Pugnitello analizzandone le caratteristiche principali e degustandoli.
Oggi parliamo invece del vitigno Foglia Tonda, diffuso e reintrodotto in Toscana solo recentemente con esiti positivi. Le sue origini sono fatte risalire presumibilmente intorno alla fine dell’800, anche se poi venne considerato estinto negli anni ’50 e ’60. Solo negli anni ’90 è stata poi ritrovato nei pressi di Gaiole in Chianti e man mano reintrodotto. Il suo nome deriva proprio dalla caratteristica forma della foglia, un po’ tondeggiante.
Alcuni studi e analisi più recenti inoltre, hanno rivelato che il Foglia Tonda sembra derivare da un’ibridazione tra una varietà ancora sconosciuta e il Sangiovese.
Vi racconto la sua degustazione per condividerne caratteristiche organolettiche!
Foglia Tonda: la degustazione
Il Foglia Tonda ha dimostrato di essere un vitigno molto interessante, capace di dare vini di potenziale longevità e carattere robusto. Mannucci Droandi lo vinifica con lunga macerazione sulle bucce, cui segue malolattica in cemento attivata dai batteri naturali del mosto. In seguito il vino è travasato in piccole botti di rovere e matura per 2/3 anni. Conclude affinamento in bottiglia per altri 6 mesi. Il vino nel calice si esprime con un floreale abbastanza spiccato e intenso, cui seguono frutti rossi selvatici e un po’ di pepe, note di sottobosco . In bocca è pieno e abbastanza sapido, persistente e di buona struttura.
Come gran parte dei vini rossi toscani, lo apprezziamo con carni alla griglia ma anche cotte alla brace o arrosti, formaggi stagionati e zuppe. Un abbinamento interessante che proverei è tuttavia quello con un cotto triestino tagliato al coltello 🙂 .
Si conclude qui questo piccolo viaggio alla scoperta di vitigni autoctoni italiani ma approderemo presto a nuove realtà da conoscere e divulgare!
Vi lascio con una bella notizia: tutto quello di cui vi ho parlato in queste tre puntate lo andrò a vedere di persona a brevissimo. Sarò infatti in Toscana a conoscere di persona Roberto e Mariagrazia e la loro azienda, non vedo l’ora!
A presto con tutte le novità 🙂