Un Rosso a Ponente
Eliana, Bruno e un vitigno: l’Ormeasco. Sono loro i tre protagonisti del mio articolo di oggi, e per conoscerli ci spostiamo in Liguria, a Tenuta Maffone e precisamente nella Riviera di Ponente, in provincia di Imperia, nella Valle Arroscia. Qui la viticoltura è condotta in modo eroico, perché il territorio è impervio e difficile da coltivare, ma al tempo stesso regala delle condizioni ottimali per la crescita delle viti. Clima caldo e asciutto, ventilazione adeguata, vicinanza col mare e buone escursioni termiche. Tutto ciò favorisce una ideale crescita e maturazione delle uve.
La Liguria è una zona che nei vini scopro sempre rivelare una straordinaria mediterraneità, presente soprattutto nei vini bianchi.
Ormeasco di Pornassio, la rivincita di una DOC
In questo articolo tuttavia vi parlo di un vitigno a bacca rossa che è coltivato e diffuso in questa zona, ed è l’Ormeasco. Si tratta di un vitigno più conosciuto come Dolcetto nel vicino Piemonte, ma qui prende questo nome e in Liguria è soprattutto in questa Valle Arroscia che trova un habitat ideale dove essere coltivato.
Oggi parliamo dell’Ormeasco di Eliana e Bruno, proprietari della piccola realtà di Tenuta Maffone, gestita a conduzione familiare, e giovanissima, nata nel 2009. I vigneti di proprietà tuttavia appartengono alla famiglia da diversi anni, tra i 60 e i 100! Pochissimi trattamenti, antiparassitari o antimuffe, si cerca di mantenere un prodotto naturalmente sano e controllato rigorosamente.
L’Ormeasco da loro coltivato trova impiego in 5 diverse varietà di vino, compreso un Metodo Classico che non ho ancora potuto assaggiare ma che già desta la mia curiosità per i prossimi assaggi!
Il riconoscimento della DOC per questa zona le ha concesso di slegarsi dalla più ampia DOC Riviera Ligure di Ponente, ed oggi assume e rivela la propria identità grazie anche a questo vino.
Degustazione e abbinamenti dell’Ormeasco
Mi sono emozionato moltissimo nell’assaggiare l’Ormeasco di Tenuta Maffone, perché è uno di quei calici che ti conquistano da subito! Colore meraviglioso, naso intenso e ampio dove ritrovo la mia ricercata mediterraneità che, forse sbagliando, mi aspetto di trovare nei vini di questa bellissima terra. E la trovo nei sentori di piccole bacche nere e rosse, mirto e qualche accenno di erba aromatica. Ma anche ciliegia e marasca, e una piacevole radice di liquirizia.
In bocca è spaziale! Fresco, minerale, richiama alcune delle note olfattive descritte, è complesso ma decisamente non impegnativo da bere. Se potessi bere ogni giorno un vino così, berrei sempre bene e sarei fortunato! Nella vita di tutti i giorni vi bastano due buoni amici, una cicchettata, e se invece ci pasteggiate abbinategli un primo piatto fatto con amore, o delle polpette al forno o al sugo fatte con altrettanta passione. Con la prospettiva di godere di entrambi perché è difficile resistere a certe cose quando sono così buone… 🙂
Se vi capita mai di voler far sentire ai vostri ospiti di aver scelto qualcosa da bere e mangiare proprio per loro, pensate a questo vino quando cercherete tra gli scaffali!
Fatemi sapere se lo avete mai assaggiato…altrimenti, rimediate! 😀
Alla prossima!
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